Falloplastica DI ALLUNGAMENTO
Quali sono i risultati in termini di allungamento, a riposo e in erezione?
Statisticamente, l'aumento ottenibile con questa metodica può variare nella maggioranza dei casi da 2 a 4 cm, visibili sia allo stato flaccido che in misura variamente inferiore in erezione (dipende da individuo a individuo). La sutura introflettente anti retrazione rende il risultato definitivo, senza bisogno di impiantare distanziatori vari o di ricorrere all'utilizzo post-operatorio di strumenti o metodiche di trazione (estensori, vacuum, jelquing).
Che cosa determina la variabilità del risultato?
L'entità del risultato ottenibile in lunghezza deriva in massima parte dalle dimensioni del legamento sospensore del pene, che non è visibile interamente prima della procedura chirurgica. Tuttavia una previsione attendibile dell'incremento ottenibile può essere fatta misurando la parte più superficiale del legamento sospensore (l'unica parte visibile) mediante ecografia e confrontando il risultato con i dati statistici a nostra disposizione, e soprattutto con l'esperienza del chirurgo. Tale ecografia viene sempre eseguita in studio durante la visita.
I risultati sono stabili nel tempo?
La sutura specifica (periostio-fasciale) impiegata nella Falloplastica di allungamento permette di introflettere profondamente verso l'interno le fasce dei tessuti superficiali tra i due capi del legamento sospensore sezionato. Questo accorgimento impedisce ai tessuti operati di arretrare (retrazione cicatriziale post-operatoria), e di vanificare del tutto o in parte il risultato ottenuto.
Oltre all'allungamento del pene, c'è qualche altro cambiamento visibile?
In pratica no, perché con la sutura periostio-fasciale si ricostituisce la normale anatomia del pene e quindi anche l'angolo di erezione non varietà significativamente
La Falloplastica lascia segni visibili?
Normalmente no. Il taglio è di ridotte dimensioni, viene suturato con metodiche di chirurgia plastica ed è effettuato nell'area sovrapubica, ove sarà coperto dai peli pubici e pertanto risulterà invisibile. Tuttavia, la qualità della cicatrizzazione rappresenta un fattore strettamente individuale.
Quando e perché si usa l'estensore/vacuum?
Da quando utilizziamo la sutura periostio-fasciale, l'utilizzo di dispositivi di trazione risulta non più necessario. Tuttavia se lo si desidera, a partire dal sessantesimo giorno dall'intervento e per i tre/quattro mesi successivi è possibile utilizzare un estensore o un vacuum, dispositivi che mettono il pene in trazione controllata e progressiva. L'uso di questi dispositivi determina lo “stretching” della zona operata, permettendo di ottenere un ulteriore guadagno (statisticamente 1-2 cm), oltre quanto già ottenuto con l'intervento.
E' possibile associare la Falloplastica di allungamento ad altri interventi, in un'unica seduta operatoria?
Sì, è sicuramente possibile associare la Falloplastica di allungamento a quella di ingrossamento, e agli interventi indicati nella tabella della sezione.
E' possibile aumentare il volume del glande?
Sì, sia con una procedura ambulatoriale in anestesia locale. La tecnica consiste nell'iniettare acido ialuronico subito al di sotto del primo strato di mucosa del glande.
Falloplastica DI INGROSSAMENTO
Quali sono i risultati in termini di ingrossamento?
Il grasso purificato, ricco di cellule staminali, viene impiantato sottocute. Risulta quindi determinante l'ampiezza dello spazio tra cute e corpi cavernosi del pene, che varia da individuo a individuo. La quantità e l'elasticità della pelle non è uguale per tutti, e quindi si potranno ottenere risultati diversi a seconda della disponibilità di spazio dove impiantare. Nella maggior parte dei casi, l'aumento della circonferenza (misurato nello stato flaccido) è di circa il 30%.
Il grasso si riassorbe?
Grazie alla purificazione del grasso la percentuale di riassorbimento non supera in genere il 20-30%. Per ovviare a questo riassorbimento fisiologico, durante l'intervento si impianta una quantità di grasso purificato leggermente superiore al necessario.
La consistenza del pene viene alterata?
Inizialmente sarà presente un aumento della pastosità dell'asta, che sarà sempre meno evidente con il passare dei giorni. Dopo qualche settimana i processi riparativi e di formazione di nuovi capillari stabilizzeranno il grasso, rendendolo solidale con i corpi cavernosi sottostanti e determinando un aumento stabile della consistenza, a riposo e in erezione, che alla fine risulterà simile a quella precedente all'intervento.
I risultati sono stabili nel tempo?
Si osserva raramente un riassorbimento superiore al 30% del grasso impiantato; quando ciò accade, il fenomeno è legato a caratteristiche individuali quali il metabolismo o lo stile di vita. In considerazione dell'estrema semplicità della metodica, l'eventuale riassorbimento può essere facilmente compensato in modo definitivo inserendo nuovo grasso.
La Falloplastica lascia segni visibili?
No. Le incisioni per la cannula sono millimetriche e diventano invisibili in circa 2 settimane.
A quali interventi chirurgici la Falloplastica di ingrossamento non può mai essere associata?
Non è possibile associare la Falloplastica di ingrossamento alla circoncisione, alla chirurgia della Induratio Penis Plastica e della correzione del pene curvo. E' invece possibile eseguirla contemporaneamente ad altri interventi, in primis alla Falloplastica di allungamento, come indicato nella sezione "Combinazioni".
Perché non si aumenta il volume del glande con il grasso?
Perché il glande è costituito da tessuto spugnoso che aumenta fisiologicamente di volume quando viene colmato dal sangue. Qualunque sostanza estranea impiantata nel suo contesto ridurrebbe la superficie disponibile ad accogliere il sangue, con il risultato di una ridotta espansione del tessuto. Ecco perché si utilizza l'acido ialuronico, che può essere iniettato nello strato superficiale sottomucoso del glande senza alcun rischio e con soddisfacenti risultati
L'impianto determina un evidente e uniforme aumento di volume. L'acido ialuronico si riassorbe gradualmente e progressivamente nell'arco di 12-18 mesi, al termine dei quali la procedura può essere ripetuta in ambulatorio.
Il prof. Alessandro G. Littara è un'autorità nella chirurgia plastico-estetica genitale maschile grazie al suo lavoro pionieristico sulla falloplastica, una tecnica che ha praticato fin dagli anni '90 e che ha continuamente modificato, migliorato e perfezionato durante la sua esperienza personale di migliaia di casi provenienti da tutto il mondo. E’ autore ad oggi di oltre 5000 interventi di falloplastica, che lo portano ad essere uno dei chirurghi universalmente più esperti nel settore. Il suo costante lavoro di ricerca lo ha portato a perfezionare continuamente le metodiche, che rappresentano un punto di riferimento internazionale e materia di insegnamento nella sua International Academy in Penoplasty. In particolare, la sua ricerca della soluzione più efficace con salvaguardia assoluta della sicurezza, lo ha portato a sviluppare una metodica originale che non prevede, sia per l’allungamento che per l’ingrossamento del pene, l’utilizzo di alcun materiale estraneo all’organismo. Nella sua Accademia, il Dr. Littara ha formato nei primi 3 anni oltre 50 chirurghi provenienti da varie parti del mondo, e che sono stati istruiti ed abilitati all’utilizzo di tali metodiche.
Formatosi (1991) presso il Centro di Andrologia dell’Università di Pisa (diretto dal Prof. G.F.Menchini Fabris), attualmente presta opera di collaborazione esterna. Presso tale Centro si è perfezionato in Operatore di moduli di Andrologia e in Sessuologia Medica.
Inoltre ha collaborato per vari anni con l’Istituto di Chirurgia Generale II – Unità Operativa di Endocrinochirurgia (diretta dal Prof. P.Miccoli), dell’Università degli Studi di Pisa, per quanto attiene alla pratica chirurgica.
Ha usufruito in chirurgia uro-andrologica dell’insegnamento pratico del Prof. E. Belgrano (direttore della clinica urologica dell’Università di Trieste) e del Prof. F. Carmignani (direttore clinica urologica Università di Genova) per oltre cinque anni, rimanendo al corrente di tecniche di chirurgia uro-andrologica e di urologia ginecologica d’avanguardia.
Ha effettuato un periodo di aggiornamento presso l’Istituto S. Raffaele di Milano nel reparto di Urologia diretto dal Prof. Rigatti.
E’ stato responsabile della branca di andrologia-sessuologia medica e chirurgica presso la Casa di Cura "Mercurio-Quisisana" di Montecatini Terme (PT), dove ha partecipato a circa 1000 interventi di chirurgia andrologica, uro-ginecologica e chirurgia generale in qualità sia di primo operatore che di aiuto.
Ha partecipato come discente alla "Scuola Europea in Andrologia e Chirurgia Andrologica", organizzata dalla Società Italiana di Andrologia presso centri europei di riconosciuta eccellenza.
Attualmente esercita attività libero-professionale inerente la diagnosi e terapia, medica e chirurgica, delle patologie di pertinenza uro-andrologica, uro-ginecologica e sessuologia. E' Professore a.c. di Chirurgia Ricostruttiva Uro-genitale presso l'Università di Pisa. E’ l’ideatore della nuova figura professionale medica specialistica del "chirurgo sessuale".
Ha partecipato in qualità di relatore a numerosi congressi di carattere uro-andrologico e plastico-estetico (Società italiana di Andrologia; European Society of Aestethic Surgery; società italiana di Medicina Estetica, e altri)
E’ collaboratore di Radio 24 per quanto riguarda l’andrologia medica e chirurgica, e la sessuologia. Collabora con quotidiani nazionali, riviste settimanali e mensili a larga tiratura e programmi televisivi nazionali e regionali. Ha ideato e condotto per due anni una trasmissione radiofonica rivolta alla sessuologia presso una radio locale toscana ("SexOS"). Partecipa in qualità di esperto della materia alla trasmissione "istruzioni per l’uso" condotta da Emanuela Falcetti su Radio1 e Rai 3.
Ha costituito (e ne è il responsabile) a Milano il "Centro di Medicina Sessuale", dove vengono trattate tutte le patologie della sfera sessuale e riproduttiva maschile e femminile. Gestisce un’equipe multidisciplinare, formata da andrologi, ginecologi, specialisti in riproduzione assistita, psico-sessuologi, psichiatri, chirurghi plastico-estetici e avvocati.
Ha effettuato il training presso il Laser Vaginal Rejuvenation Center di Beverly Hills, diretto dal Dr. David Matlock, per l’apprendimento delle metodiche di laser chirurgia genitale femminile. E’ chirurgo affiliato e abilitato alle procedure DLV (Designer Laser Vaginoplasty), LVR (Laser Vaginal Rejuvenation) e G-Spot Amplification presso tale centro.
Visita a Milano (presso il Centro di Medicina Sessuale, sede principale) e periodicamente a Roma, e collabora con strutture specializzate nella terapia dell’infertilità di coppia.